L’America di Wim Wenders

 La mostra fotografica Wim Wenders. America”, inaugurata a Villa e Collezione Panza a Varese, in programma fino al 29 marzo 2015, cade proprio in occasione  nell’anno in cui il mondo festeggia i settant’anni del maestro del Nuovo Cinema Tedesco e prossimo Orso d’oro alla carriera al Festival internazionale del cinema a Berlino.

 La rassegna è a cura di Anna Bernardini, nonché Direttore di Villa e Collezione Panza. Con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo, della Regione Lombardia, della Provincia di Varese e del Comune di Varese.

 In mostra complessivamente trentacinque fotografie, alcune di grandi dimensioni, realizzate tra la fine degli anni Settanta e il 2003. Tutte le opere sono state eseguite  negli Stati Uniti e documentano ambienti, paesaggi, architetture, strade e luoghi catturati dall’obiettivo di Wenders con una lettura acuta e profonda, tesa alla contemplazione dell’immensità della natura e alla potenza della luce.

 La rassegna, allestita secondo un criterio cronologico e tematico, le immagini dialogano con il contesto della Villa, negli spazi del piano terra, e del primo piano e delle Scuderie.

 Il visitatore potrà viaggiare attraverso il Montana, il New Mexico, l’Arizona, il Colorado, la California accompagnato dallo sguardo  profondo e nitido di Wenders.

 In visione Cowboy Bar del 2001, esposto per la prima volta al pubblico, Western World Development, Near Four Cornes realizzato nel 1986.

 Il noto regista cinematografico si autodefinisce “un nomade”, gli Stati Uniti li ha girati in lungo e in largo, dove tra l’altro ha realizzato i suoi film, da Paris Texas del 1984, al Million Dollar Hotel.

 Affascinato dal mito del viaggio e dalla cultura on the road, Wenders si ispira spesso ai lavori di Dennis Hopper, amico e attore oltre ad Edward Hopper, il maestro d’ispirazione artistica.

 Nato a Dusseldorf il 14 agosto 1945, Wim Wenders studia medicina e filosofia a Friburgo e Dusseldorf prima di trasferirsi a Parigi nel 1966 per poi seguire la sua vocazione di pittore.

 A concludere il percorso, nella Scuderia della Villa allestita come una cappella con la spettacolare opera in cinque scatti di un unico soggetto: Ground Zero”, una preghiera ricca di immagini forti e commoventi che conduce lo spettatore alla riflessione sulla violenza e sul dramma collettivo.

 La mostra è accompagnata da un volume edito da Silvana Editoriale che contiene un’intervista all’artista realizzata da Francesco Zanot. Organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.

 Orari: tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi – dalle ore 10 alle ore 18.

 FAI – Villa e Collezione Panza, Piazza Litta, 1 – Varese – tel. 0332.28.39.60.

 Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.

 Per ulteriori informazioni: www.wimwendersvillapanza.it.

 

Giuseppe Lippoli

Redazione

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