Vesna Pavan, un’artista poliedrica

Vesna  Pavan, figlia d’arte, nasce a Spilimbergo (PN) nel 1976. Fin da bambina dimostra talento artistico e lavora sul ritratto dal vero e sulla tecnica ad olio.

Frequenta la prestigiosa Accademia Mosaicisti del Friuli e completa la sua formazione con studi nell’ambito della Gestalt (con una riflessione sul lavoro interiore).
Approfondisce la sua conoscenza dell’animo umano anche attraverso studi artistici, psicologici, pedagogici e di medicina alternativa.

Per diversi anni lavora come assistente di studio del fotografo Emanuel Van Holsten e, in quest’occasione, sviluppa l’amore e la conoscenza per l’arte fotografica e la post produzione.
Il suo esordio artistico risale al 1992, a cui seguono numerose partecipazioni ad eventi internazionali.
Intensifica poi la propria presenza sulla scena artistica italiana nel triennio 2008/10, partecipando attivamente a prestigiose rassegne artistiche e riscuotendo consensi di pubblico e critica. la ricerca creativa di Vesna Pavan unisce influenze orientali a un esuberante tocco contemporaneo.

Design, moda, make-up e tecnologia si contaminano l’un l’altra nello stile fotopittorico dell’artista

Periodi artistici
Fusion e Fusion Vogue
esprime il processo di fusione tra le arti che più caratterizzano la personalità di Vesna Pavan, alimentate dal bisogno di esaltare la bellezza e l’unicità dell’essere umano.
I personaggi ritratti denotano una procace vitalità ed un temperamento inedito, esaltato da una concitata gestualità, vibrante e versatile.
Sulla tela avviene un’esplosione cromatica che raggiunge il pathos all’istante. I colori complementari si librano con assoluta libertà sulla superficie e l’armonia grafica suggerisce un eterogeneo susseguirsi di emozioni e stati d’animo tipicamente femminili.

Orient
Serie dedicata alla solenne eleganza che contraddistingue le culture orientali, dove emerge la riservatezza della donna nipponica. lo studio di Orient si concentra sull’espressività dei lineamenti, indugiando sulla rappresentazione del volto che talvolta viene ripetuto ossessivamente sulla tela.

Sing Feel
La pittrice elabora un nuovo stile in bianco e nero e rappresenta l’alter ego europeo di “Orient”. Viene definita la fisionomia ufficiale della donna moderna, magnifica attrice della scena quotidiana, avida di visibilità sociale e assetata di attenzioni. Una donna che non vuole passare inosservata, egocentrica e maliziosamente raffinata.

Skin
Rappresenta il culmine del l’evoluzione stilistica dell’artista, il soggetto raffigurato si smaterializzata, incorniciato dal solo telaio. La silhouette dei corpi si astrae in colature sintetiche di smalti densi, plastici e lucenti. La pelle traduce in forme cromatiche i dress code delle nuove eroine pop.
I lavori Skin sono la messa in scena del corpo umano come materia liquida, con sperimentazioni e tecniche pittoriche che guardano alle avanguardie degli anni Cinquanta: le tele cauterizzate di Alberto Burri e il dripping di Pollock, fino all’Espressionismo Astratto degli squarci cromatici di Clyfford Still a cui si aggiunge quel coté più pop, esclusivamente americano, di Claes Oldenburg o Robert Rauschenberg.

Mir
Questo ciclo reinterpreta i manifesti che hanno rivissuto ed illustrato la storia del secolo scorso. La visione è quella di contrapporre il passato al presente, in un excursus dove il pensiero, dai totalitarismi del ‘900, riemerge nella democrazia e nella libertà espressiva individuale.
Questo ciclo non ha un colore politico, vuole solo far riflettere su quanto di buono si è conquistato, grazie al sacrificio delle persone che hanno creduto in un futuro migliore.

Vesna Pavan, il personaggio
Nonostante la giovane età, Vesna Pavan, ha meritato particolare attenzione nell’ambito dell’arte contemporanea; la sua produzione artistica fonde insieme pittura, scultura, moda, design e fotografia Appassionata di filosofia, medicina, di erboristeria e di bioenergetica. Ottima cuoca, sta scrivendo un libro di cucina
E’ una donna impegnata nel campo dell’arte e nel sociale, soprattutto sul tema della violenza nei confronti delle le donne.
I suoi molteplici interessi le hanno permesso di scoprire e comprendere il senso profondo dell’espressività femminile. Ogni sua ricerca è accompagnata dall’esperienza personale e le sue opere sono frutto di questa.
Vesna vive e lavora da vent’anni a Milano, metropoli in cui il suo fermento artistico cresce continuamente e instancabilmente.
Di sé dice: Oggi sono definita una ricercatrice della femminilità; in sintesi cerco di esaltare attraverso la mia arte quello che è palese per i più, rendendolo unico.

La critica
VITTORIO SGARBI
..Il rapporto tra arte e moda è certo uno tra i più frequentati dalla comunicazione visiva di questi ultimi decenni, specie di quella a più larga diffusione mediatica.
Non stupisce, allora, che arte e moda possano perseguire sempre più un obbiettivo comune, il glamour, mirando entrambe a produrre oggetti di fascinazione collettiva che costituisca in qualche modo motivo di compiacimento per chi la subisce. Inquadrare l’attività, ormai più che ventennale, di Vesna Pavan, art designer, friulana di nascita, ma milanese d’adozione, nei termini del contesto complessivo sopra accennato, è passo tanto scontato quanto obbligatorio, permettendoci di meglio comprenderne le motivazioni espressive.
Una poetica, quella della Pavan, che a suo modo sa anche diventare etica e politica.
.La serie Fusion/Vogue in particolare, la più recente tra quelle prodotte in questi ultimi anni dall’artista, testimonia di questa latente complessità, attraverso il contrasto, quasi schizofrenico, tra una suggestione strettamente visiva, fatta di precisi e consapevoli richiami alla più tipica illustrazione dei fashion n magazines, in apparenza preoccupata solo di farsi portatrice di una visione glamour e disimpegnata del mondo, sublimazione del desiderio femminile di essere riconosciuti come parametro umano per eccellenza della dimensione dell’estetico, e l’intenzione di rispecchiare e rivendicare un ruolo socio-culturale quanto più qualificato per la donna, protagonista solitaria dell’opera grafica della Pavan
..Il filo storico che collega le icone muliebri della Pavan con la tradizione dei grandi illustratori di “Vogue”,

LUCA BEATRICE
……..L’evoluzione stilistica di Vesna Pavan è nell’ultima sua serie, Skin: il soggetto abitualmente raffigurato sulla tela, qui smaterializzata, è incorniciato dal solo telaio. La silhouette dei corpi si astrae in colature sintetiche di smalti densi, plastici e luccicanti.
La pelle traduce in forme cromatiche i dress code di nuove eroine pop, alcune più dichiarate altre no.
I lavori Skin sono la messa in scena del corpo umano come materia liquida, alla stregua delle sperimentazioni pittoriche adoperate dalle avanguardie degli anni Cinquanta, da Burri a Pollock, con quel coté più pop, di stampo americano, di Claes Oldenburg o RobertRauschenberg. La pelle – gialla, rossa, nera, bianca – è metafora della maschera dell’abito, dell’apparenza che ricopre e cela il contenuto.
È contenitore estetico e estetizzante.

SALVATORE RUSSO
Veri e propri dilemmi della psiche. Sgocciolature di colore che hanno una potenza maggiore del dripping di Pollock.
Veri e propri vulcani eruttare fiumi di lava cromatica.
L’artista ci porta in un mondo che supera il concetto baumaniano di modernità liquida per approdare nella terra di Pavan; terra in cui le certezze del passato si liquefanno per arrivare a varcare le soglie dell’ infinito. Una pittura dalle trame molto complesse che conduce l’autrice a varcare la famosa soglia. Si arriva cosi su un nuovo sentiero dominato dalla genialità del segno.
[information]Informazioni sull’intera produzione artistica di Vesna sono disponbili sui siti: www.vesnapavan.com, www.skinart.info, www.vproject.eu[/information]

Redazione

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