Termina l’esperienza del Premio Furla, da giugno nuovi progetti

[dropcap]S[/dropcap]i conclude, con il compimento del 15 anno di vita, l’esperienza del Premio Furla.  La Fondazione Furla ha infatti deciso di portare a conclusione, per rinnovarsi e intraprendere un nuovo percorso.

Si è svolta nell’autunno 2015 l’ultima fase della decima edizione del Premio Furla – la residenza degli artisti vincitori Maria Iorio e Raphaël Cuomo presso SOMA a Città del Messico – e successivamente si è tenuta a Palazzo Reale la mostra “Growing Roots”, organizzata lo scorso anno per ripercorrere e celebrare le dieci edizioni del Premio Furla attraverso le opere dei suoi vincitori.

La Fondazione Furla – nata a Bologna nel 2008 per volontà della presidente di FURLA, Giovanna Furlanetto – è il risultato di un lungo percorso culturale e progettuale iniziato dall’azienda nel 2000 con l’istituzione del Premio Furla, ideato e curato in tutte le sue edizioni da Chiara Bertola. Scopo della Fondazione è stato, sin dall’inizio, garantire e dare continuità a progetti lanciati in campo culturale e permetterne un successivo sviluppo e rafforzamento internazionale. Ad alimentare questo progetto è stata la filosofia stessa dell’azienda: incoraggiare e promuovere la cultura contemporanea italiana nelle sue varie espressioni, nell’arte come nel fashion design, supportando la creatività dei giovani talenti e costruendo uno spazio di confronto sulla contemporaneità. Impegno confermato dal successo del Premio Furla, lanciato dall’azienda all’inizio del nuovo millennio come esperimento pionieristico nel nostro Paese, che nel corso delle sue dieci edizioni è stato internazionalmente riconosciuto come il concorso italiano di eccellenza a sostegno dei giovani artisti.

Fondazione Furla

Dal 2000 al 2015, infatti, il Premio Furla con la guida di Chiara Bertola si è evoluto in maniera costante seguendo i cambiamenti della scena artistica nazionale e internazionale, modificando e affinando i meccanismi di selezione, coinvolgendo personalità di spicco del mondo dell’arte internazionale e le più importanti istituzioni dei cinque continenti, sempre con l’obiettivo di svolgere un minuzioso lavoro di ricerca e mappatura in tutto il territorio italiano, al fine di offrire visibilità agli artisti ritenuti più meritevoli. Nel corso delle sue dieci edizioni il Premio è passato da annuale a biennale, ha coinvolto nel processo di selezione più di 90 curatori italiani e stranieri, più di 95 giurati da tutto il mondo e 10 artisti internazionali – madrine e padrini – che hanno scelto i dieci vincitori tra più di 50 artisti finalisti.

Con la conclusione dell’esperienza del Premio Furla si chiude dunque un ciclo e si trasforma anche il rapporto della Fondazione Furla con Chiara Bertola, che termina il suo incarico di curatrice del Premio e della Fondazione. Chiara Bertola continuerà a rimanere coinvolta nelle attività della Fondazione entrando a far parte del Comitato Scientifico.

Questi quindici anni sono volati – ha dichiarato la Presidente Giovanna Furlanetto – il nostro progetto, partito quasi per caso, si è trasformato in un lungo sodalizio che spero abbia lasciato una piccola traccia nel mondo dell’arte. Personalmente sono molto grata a Chiara, che mi ha contagiata dapprima con l’interesse e poi con la passione per l’arte contemporanea, che sono felice di aver potuto contribuire a sostenere e a diffondere. Con il suo ingresso nel Comitato Scientifico della Fondazione Furla, continueremo a nutrirci del suo prezioso contributo anche in questa nuova fase, stimolante e ricca di cambiamenti.”

[dropcap]F[/dropcap]ondazione Furla proseguirà quindi nella sua missione di sostenere e valorizzare la cultura contemporanea in Italia con nuove modalità e progetti, che prenderanno corpo da giugno 2016.

Redazione

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