Giuseppe Carta

Reduci da mostre in tutto il mondo, da New York al “New World Art Center”, a Londra all’”Albemarie Gallery”, da St. Paul de Vence alla “Gallerie Azur”, a Montecarlo alla “Maison dell’Amerique Latine”, piuttosto che a Copenhagen, Amburgo, Las Vegas, Sidney e fin anche Tripoli, le magiche opere di Giuseppe Carta sono ritornate a Milano dove già erano approdate nel 2011.  Ora è la volta della Fondazione delle Stelline a ospitarle con il titolo  “La luce e il suono”.

L’evento si articola in uno spazio interno che accoglie con un flusso musicale ininterrotto, ben sessanta opere, e in uno spazio esterno dove, nella splendida cornice del giardino, appaiono posizionate le sculture realizzate per il padiglione della Costa Rica in occasione della 53° Biennale di Venezia.

Grandi tavole metafisiche illuminate da cristalli e porcellane o pile di vecchi libri, vetri che si affastellano all’interno di ruvide ceste di vimini, nature morte che non potrebbero essere più vive, sono trasfuse da una grande armonia fatta di luci, trasparenze, riflessi. Non è un caso che l’artista sia anche maestro di piano e studioso d’organo e che proprio questa sua passione crei quella “luce musicale” che inonda le sue opere. La mostra è ideata e promossa da Ar.co-it Arte Contemporanea Italiana e curata da Ivan Quaroni.

Per chi voglia percepire le atmosfere rarefatte in cui i suoi dipinti sono stati realizzati  vale una visita a Banari, il paese natale dove Carta è ritornato dopo una vita passata a Genova e dove ha creato una fondazione che dispone di due grandi sedi espositive, una struttura moderna e un affascinante palazzo del Duecento, Palazzo Tonca, degno sfondo per le sue opere.

www.fondazionelogudoro.com

GIUSEPPE CARTA

LA LUCE E IL SUONO

FONDAZIONE STELLINE

Corso Magenta, 61 – Milano

di Maria Luisa Bonivento

Redazione