Fuorisalone 2023: in mostra This is Denmark, a design playlist

Fuorisalone 2023: in mostra This is Denmark, a design playlist

15 aziende raccontano in modo corale l’essenza del design danese

Dal 17 al 23 aprile 2023, nel contesto di Alcova, This is Denmark racconterà l’essenza del design danese con un’installazione immersiva: una passerella di legno che spunta dalle acque, un arcipelago di isolotti che permetterà ai visitatori di scoprire, attraverso didascalie sonore, i prodotti di 15 aziende che hanno fatto propri i valori fondanti del design danese: semplicità, qualità e craftmanship.

I pezzi sono stati scelti in base alla storia che sono in grado di raccontare.

Ognuno, infatti, rappresenta un modo diverso di relazionarsi all’essenza del design danese. Il rapporto con l’heritage, la ricerca di circolarità, l’attualizzazione dello stile abitativo, sempre più tecnologico, flessibile e multi-funzione, la creazione di ambienti ad alto impatto emotivo: ognuno dei 15 protagonisti ha un suo personalissimo modo di rispettare la tradizione danese ma anche attualizzarla.

Passeggiare lungo l’”infinite bridge” di This is Denmark, ispirato all’omonimo di Aarhus, significa scoprirli tutti.

The design playlist.

A fare da filo conduttore dell’intera mostra ci sono il paesaggio e il suono.

Il concetto di ‘playlist’ espresso nel titolo, infatti, nasce dalla volontà di mettere in scena 15 elementi diversi ma che, insieme, danno una percezione unica di cos’è il design danese oggi. Un po’ come accade su Spotify quando si vuole scoprire un artista e la piattaforma propone alcuni dei suoi brani più rappresentativi per trasferire un’idea completa di chi è e cosa fa. La sua essenza raccontata attraverso una pluralità di voci narranti.

Oltre alle didascalie vocali, quindi, a fare da corollario alla mostra ci sarà anche una vera e propria colonna sonora, composta dal sound designer Alessandro Pedretti e costruita utilizzando i suoni di produzione degli oggetti e software autogenerativi: a ribadire il concetto di heritage interpretato in chiave contemporanea.

This is Denmark è un progetto della Reale Ambasciata di Danimarca in collaborazione con The Confederation of Danish Industry e Creative Denmark.

La mostra è curata da Elena Cattaneo e Laura Traldi, giornaliste di design ed esperte di settore, l’allestimento è di Matteo Ragni Studio.

This in Denmark. 15 aziende, 15 storie di valore. Ecco chi sono.

AYTM

Un’azienda radicata nel territorio che propone il design danese che non ci si aspetta: colori dirompenti, dettagli preziosi, forme inattese e soluzioni multifunzione. Per arrivare a un effetto sorpresa non intrusivo, ispirato a quello che si prova quando ci si permette di ascoltare davvero, dentro noi stessi, la natura.

101 COPENHAGEN

Una giovane impresa nata dal desiderio di fondere arte e design, oriente e occidente, brutalismo e poesia: nel suo portfolio troviamo arredi, complementi e lampade – tutti rigorosamente bianchi e neri – dall’immagine scultorea ma realizzati nel rispetto del comfort grazie a un saper fare artigianale di altissimo livello.

SKOVBY

Intelligenza progettuale e invenzione tecnica si fondono nella produzione (tutta locale, artigianale, rispettosa dell’ambiente e spesso oggetto di brevetti) di quest’azienda nata 90 anni fa dall’intuizione di un ebanista.

FREDERICIA

Un marchio storico, trasformato dalla metà degli anni 50 dall’arrivo di un imprenditore e di un designer visionari: da sempre sinonimo dello sguardo cosmopolita del design danese e della sua capacità di interpretare segnali comportamentali internazionali.

&TRADITION

Fondata nel 2010, &Tradition coniuga tradizione e innovazione: esiste per mantenere vive le icone del passato e produrre, grazie alle collaborazioni con designer contemporanei, quelle del futuro.

ASTEP

Un’azienda di illuminazione danese ma che produce tutto in Italia; che recupera progetti storici (tra cui Gino Sarfatti, Vittoriano Viganò e Franco Albini) e affida a designer contemporanei ricerche volte a portare il design della luce un passo più in là (A-step ahead).

HOUE

Con il suo brand MyTrash, nato 5 anni fa, Houe fa qualcosa che veramente solo un pugno di aziende al mondo sa fare: utilizzare la plastica della discarica (e non semplicemente lo scarto di produzione) per realizzare arredi da outdoor.

HOUSE OF FINN JUHL

House of Finn Juhl è un marchio storico danese, creato da un architetto appassionato d’arte. Il suo approccio “da scultore” lo ha portato a progettare arredi “per il corpo vivente”: mini- architetture in grado di rispondere ai reali bisogni dell’essere umano nella sua gestualità quotidiana.

KAY BOJESEN

Anche se preferiva farsi chiamare artigiano, Kay Bojesen (1886-1958) è stato uno dei designer danesi più fecondi. La sua collezione più cult (un servizio di posate costruite – per la prima volta nella storia – sui gesti di chi le usa) è stata rimessa in produzione nel 2011 dalla nipote Sus che ha anche creato un’azienda che porta il suo nome.

KVADRAT

Kvadrat è leader indiscussa sul tema del rispetto ambientale nel settore dei tessuti d’arredamento. I suoi investimenti in ricerca e sviluppo, uniti a una roadmap chiara e condivisa con tutti gli stakeholder, hanno dato vita a una serie di progetti focalizzati sul tema della circolarità.

MERNØE

Da un progetto personale creato per realizzare con la luce un’atmosfera conviviale intorno al tavolo da pranzo, nel 2020 l’ingegnere Morten Mernøe ha fondato insieme ai due figli una piccola azienda, gioiello di artigianalità locale.

NOTES OF COLOUR

Può un colore essere un prodotto di design? Secondo Notes of Colours sì. Il piccolo produttore danese di vernici, un team di creativi provenienti dal mondo della moda, del design e dell’hospitality, ha creato una palette di 40 colori texturizzati, eco-certificati e prodotti localmente, progettati per raccogliere l’essenza della tradizione estetica scandinava.

ROYAL COPENHAGEN

L’antico palazzo-showroom di Royal Copenhagen ha un accesso segreto dedicato ai reali che qui, dal 1775, scelgono le loro porcellane. Oltre alle collezioni storiche, Royal Copenhagen investe però oggi anche in ricerca, lavorando con autori di punta come Bjarke Ingels: la sua collezione HAV si ispira al blu del mare nordico e agli esseri marini che lo abitano.

STUDIO ROSO

Lo studio di art design di Sophie Nielsen e Rolf Knudsen si occupa di installazioni artistiche su commissione ma progetta anche prodotti e interior. La loro pratica ibrida rappresenta l’evoluzione in chiave di collectibles della tradizione artigianale danese e la sua capacità di legarsi comunque sempre all’industria.

CARLSBERG

Dal 2021, Carlsberg Italia è impegnato in un’operazione di riciclo creativo per i suoi fusti DraughtMaster, che trasforma in sedute d’arredo urbano. In un anno, il progetto ha permesso il recupero di oltre 2500 kg di plastica raccolti da clienti Ho.Re.Ca nella sola zona di Milano.

Anteprima Fuorisalone 2023 This is Denmark a design playlist

15 storie in un paesaggio e una colonna sonora.

This is Denmark è la mostra che racconta l’essenza del design danese al Fuorisalone 2023.

Dal 17 al 23 aprile 2023, durante il Fuorisalone milanese, la mostra This is Denmark metterà in scena l’essenza del design danese: la semplicità ponderata, la cura per le persone e la natura, l’impegno verso la sostenibilità, il rispetto per l’heritage, la maestria artigianale, lo sguardo internazionale.

This is Demark: il concept
L’installazione propone un viaggio alla scoperta della Danimarca: ambientata come in un paesaggio danese, saranno protagonisti dell’allestimento una serie di oggetti che contribuiscono a creare un’esperienza orientata a evidenziare alcuni dei concetti più intriganti della cultura locale.

This is Denmark mette in scena 15 racconti, ognuno rappresentazione dello spirito progettuale di ciascuna delle 15 aziende che partecipano alla mostra.

This is Denmark: l’allestimento

Come 15 personaggi di una storia, i 15 oggetti selezionati per rappresentare i valori del design danese contemporaneo li sveleranno su un palcoscenico immersivo in cui ogni elemento (suoni, colori, sensazioni fisiche) contribuirà alla creazione di un’esperienza sensoriale e intellettuale insieme.

Anche per il layout la mostra attinge a piene mani dalla tradizione danese: ispirato a un paesaggio naturale, i cui protagonisti sono legno e acqua, l’allestimento creerà un’atmosfera calma e riflessiva in cui gli “star objects” offriranno una storia progettuale tutta da ascoltare. Una design playlist tutta danese.

This is Denmark è un progetto dell’Ambasciata Danese in Italia in collaborazione con The Confederation of Danish Industry e Creative Denmark.

La mostra è curata da Elena Cattaneo e Laura Traldi, giornaliste di design ed esperte di settore, l’allestimento è di Matteo Ragni Studio.

IG Account: @thisis.denmark

This is Denmark, a design playlist

L’installazione raccontata in anteprima dalle curatrici Elena Cattaneo e Laura Traldi

This is Denmark porta alla Milano Design Week una visione alternativa del design danese: varcando la soglia della stanza C16 di Alcova, la mostra parla al visitatore attraverso la voce di 15 aziende che, ognuna a suo modo, interpreta il significato del patrimonio di design del proprio Paese.

Lo fa con 15 oggetti che emergono da un paesaggio acquatico, ognuno su un isolotto realizzato in superfici specchianti: l’intera scena viene poi visivamente amplificata grazie all’impiego, sulla parete di fondo, di lastre riflettenti (in entrambi i casi di Abet Laminati). Al passaggio del visitatore, una luce illumina l’oggetto mentre una didascalia sonora ne racconta il valore progettuale, con – in sottofondo – una colonna sonora costruita utilizzando i suoni della lavorazione delle materie che li compongono.

Un’installazione che si offre ai visitatori come un’esperienza emozionale, sensoriale e intellettuale insieme. E che, grazie ai giochi di luce e di riflessi, si propone come un set fotografico perfetto.

Elena Cattaneo e Laura Traldi, curatrici della mostra, raccontano in un’intervista la genesi e il senso del progetto, realizzato dalla Reale Ambasciata di Danimarca in collaborazione con The Confederation of Danish Industry e Creative Denmark.

Italia e Danimarca: quali sono i punti di contatto e cosa hanno in comune?

EC. E LT.: “In entrambi i Paesi le aziende sono ancora spesso a conduzione familiare, realtà in cui regna la maestria artigiana e una minuziosa attenzione ai dettagli. Sono inoltre terre con una tradizione progettuale molto forte e caratterizzata, da cui provengono tanti grandi Maestri con cui le generazioni contemporanee devono confrontarsi. La nostra mostra vuole proprio spiegare in che modo i marchi e i creativi danesi di oggi fanno i conti con questo heritage: attualizzandolo senza rinnegarlo”.

Secondo voi, qual è la percezione del design danese, oggi?

EC. E LT.: “Il design danese è sempre stato circoscritto da valori ben definiti, in primis la semplicità, l’artigianalità, la qualità e la forte predilezione per i materiali naturali.

In epoca contemporanea, soprattutto da quando i social media costituiscono la maggior parte della comunicazione a livello globale, tutto questo si è tradotto in qualcosa di sicuramente molto bello ma anche forse un po’ limitato: la passione per gli interni caldi e accoglienti. Ha prevalso su tutti il sinonimo “design danese” = “hygge”, ovvero quella felicità che sanno tramettere le piccole cose.

Con This is Denmark volevamo dare ampio spazio agli oggetti e alle loro storie per mostrare al mondo che il design danese non è un buon design solo perché sa dar vita a interior splendidi ma soprattutto perché è sinonimo di saper fare, saper innovare, saper produrre in modo consapevole e responsabile”.

Quindi, cosa significa raccontare “l’altro lato” e allo stesso tempo l’essenza del design danese?
EC. E LT.: “Per illustrare l’interpretazione odierna dei valori del patrimonio e far emergere l’essenza di ciò che è oggi il design danese, abbiamo provato a cambiare prospettiva e, insieme a Matteo Ragni Studio, abbiamo ragionato su un concept tanto inedito (per una mostra) quanto familiare (per chi ha visitato la Danimarca): un paesaggio, invece di una casa. Una storia costruita attorno a 15 prodotti di punta piuttosto che a un interno.

Abbiamo voluto far parlare gli oggetti, sottolinearne il valore progettuale piuttosto che la loro capacità – ovviamente non negata – di relazionarsi con gli altri in interni di grande stile”.

Cosa aspettarsi da 15 oggetti allestiti in un paesaggio, invece che in uno spazio domestico?
EC. E LT.: “I visitatori di Alcova entreranno in uno spazio immerso nell’acqua, un paesaggio in cui potranno passeggiare: ci sarà infatti una passerella in legno che riproduce i celebri dock danesi, da cui sarà possibile osservare i prodotti che emergono tutt’intorno, come fossero isole.

Abet Laminati ci ha fornito le lastre laminate e la grande superficie specchiata che chiude il passeggio all’estremità del molo – un aspetto che abbiamo voluto aggiungere per conferire un senso di infinito allo spettatore.

Quando visiti la Danimarca, è naturale trovarsi di fronte ai tanti moli e ponti. È un Paese che ha un forte rapporto con la natura, con il mare, e che usa il design per migliorare la qualità della vita ovunque, nelle case ma anche negli spazi pubblici”.

Come sono stati selezionati i 15 star products?

EC. E LT.: “Gli oggetti che abbiamo selezionato hanno tutti qualcosa da dire dal punto di vista del design, qualcosa che va ben oltre il loro aspetto. Noi abbiamo semplicemente dato loro voce.

Per questo abbiamo preferito il paesaggio piuttosto che il set domestico: è difficile, quando vedi una sedia ben posizionata in uno spazio arredato, pensarla come un progetto. Ti godi semplicemente l’esperienza di sederci sopra.

Nello spazio c’è però anche una zona lounge, che abbiamo allestito con Sissi Valassina utilizzando prodotti delle aziende che ci hanno fornito i 15 “star products” più alcuni pezzi scelti ad hoc: in particolare, dei bellissimi tappeti in juta di un piccolo ma delizioso marchio danese, Matias Moellenbach che fanno da perfetto sfondo agli arredi”

Come vi siete rapportate con la location?

Trasformare questo concetto in realtà non è stato sempre facile. Abbiamo dovuto affrontare alcune questioni: alcune legate al luogo – affascinante ma inutilizzato da decenni – altre all’utilizzo dell’acqua in uno spazio non pensato per questo scopo.

Affrontarle e rispondervi in modo elegante è il grande merito di Matteo Ragni e dei suoi collaboratori di studio e del suo partner nella realizzazione dello spettacolo, Xilografia.

Da dove nasce il titolo?

EC. E LT.: “This is Denmark è un raggruppamento di prodotti che, ciascuno a suo modo, illustrano un modo contemporaneo di praticare il design danese.

Quando stavamo pensando a un titolo ci siamo resi conto che dovevamo mettere insieme diversi elementi per far emergere una storia complessiva, e che questo è esattamente ciò che fanno i servizi di musica digitale quando creano il loro Best of.

Su Spotify questo tipo di raggruppamento si chiama sempre This is… quindi abbiamo usato lo stesso nome per questa mostra”.

C’è un altro aspetto che rappresenta una forte contaminazione con il mondo della musica.
EC. E LT.: “Non ci sarebbe un buon design senza un buon artigianato, soprattutto se parliamo di prodotti danesi. Per celebrare questo saper fare, rimanendo all’interno della metafora della colonna sonora, abbiamo deciso di chiedere a un sound artist – Alessandro Pedretti – di sviluppare una colonna sonora ispirata agli oggetti selezionati e ai suoni di lavorazione che li caratterizzano”.

Alessandro Pedretti (sound artist): “I suoni che ho utilizzato nella produzione della colonna sonora provengono dal mondo organico dei materiali e della materia lavorati dall’uomo in contesti industriali e artigianali”, spiega Alessandro Pedretti che utilizza microfoni che captano suoni spesso semisconosciuti all’orecchio umano.

Dopo aver trasformato questi suoni in nuovissimi timbri, altezze, periodicità, Pedretti li ha elaborati per ottenere una tavolozza sonora da fondere con strumenti più tradizionali come sintetizzatori, batterie acustiche e contrabbasso, utilizzando dispositivi da studio sia digitali che analogici come Ableton Live 11 Suite e Tascam Portastudio 424.

Usando interfacce digitali di strumenti musicali come Rhythmorphic (che trasforma sequenze con sorgenti di immagini) o Iota di Dillon Bastan (che presenta uno spettrogramma di un campione in cui è possibile disegnare singoli loop), Pedretti ha sviluppato “nuove trame, create anche attraverso l’interazione con le immagini dei prodotti presenti nella mostra This is Denmark”.

Come e dove ascoltare la playlist?

EC. E LT.: “La realizzazione della colonna sonora verrà consegnata, insieme a un cortometraggio del video artista Silvano Richini che ne illustra la realizzazione, nell’area lounge di This is Denmark, curata da Sissi Valassina.

Questo spazio, allestito con i prodotti dei brand coinvolti (a cui si aggiungono anche tre tappeti del designer danese Matias Moellenbach e il Beovision Contour 48” con rivestimento in rovere di Bang&Olufsen), sarà per i visitatori un’area di relax. Un luogo dove fermarsi qualche minuto, decomprimere, leggere il libretto che accompagna la mostra (courtesy Essent’ial) e ascoltare la colonna sonora guardando il video dedicato”.

17 – 23 aprile 2023, Alcova – viale Molise, 62 (ex Macello di Porta Vittoria), Milano

Lunedì 17 aprile 2023 si svolgerà la Visita Ufficiale e il tour di presentazione dell’installazione danese “This is Denmark. A design Playlist” presso l’ex Macello di Porta Vittoria, via Molise 62, Milano al cospetto di Sua Altezza Reale la Principessa Mary di Danimarca, il Ministro danese dell’Industria, Affari e finanza Morten Bødskov, il Viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Vice amministratore delegato della Confederazione dell’Industria danese Thomas Bustrup e le 17 aziende danesi coinvolte.

Foto 1 Credits: Matteo Ragni Studio

Foto 2 Credits: Federic Floriani

Foto 3 Mvh Credits: Christian Faber www.christianfaberfotos.dk

Foro 4 Credits: Making of_shoot_© Silvano RichiniThis is_Denmark.

Mariella Belloni

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