La vita e l’opera di Man Ray a Villa Manin

          Oltre 250 opere suddivise fra fotografie, oggetti, dipinti, disegni e film sperimentali, in programma fino all’11 gennaio 2015 nella splendida cornice della Seicentesca Villa Manin, considerata tra i monumenti artistici più significativi del Friuli Venezia Giulia, e fra i simboli più conosciuti del turismo e della cultura regionale, situato a Passariano, Codroipo in provincia di Udine.

La grande retrospettiva dedicata a Man Ray (1890 – 1976), a cura di Guido Comis e Antonio Giusa, con la collaborazione della Fondazione Marconi di Milano.

L’esposizione ripercorre la vita e l’opera di uno degli artisti più significativi del Novecento, tra l’altro, autore di vere e proprie icone del secolo scorso, come Le Violon d’Ingrés,  figura femminile con due intagli di violino sulla schiena, realizzato nel 1924 (Collezione privata, Svizzera), e Cadeau, ferro da stiro con la piastra percorsa da una fila di chiodi, realizzato nel 1974, (Fondazione Marconi, Milano).

La mostra attraversa tutta la vita dell’artista partendo dagli anni d’esordio fra New York e Ridgefield – New Jersey, alla prime opere dadaiste; dall’arrivo a Parigi nel 1921, alla fuga dalla Francia occupata dopo un ventennio di attività intensissima, per giungere agli anni di Hollywood, dove Man Ray si stabilisce al ritorno in America, agli ultimi due decenni di vita trascorsi a Parigi.

Fotografo, pittore, ideatore di oggetti e autore di cortometraggi cinematografici girati negli anni, considerati fra i capolavori della cinematografia surrealista, gli amici artisti, la figura femminile.

L’esposizione mette in evidenza il sodalizio sia umano che creativo, mediante gli indimenticabili ritratti a cui Man Ray affidò il loro ricordo, l’amicizia con Marcel Duchamp, Francis Picabia e Pablo Picasso,  poi Henri  Matisse, Giorgio De Chirico e Costantin Brancusi.

La vita e l’opera di Man Ray furono segnate dall’incontro con donne affascinanti: Kiki de  Montparnasse, Lee Miller, Meret Oppenhein, Juliet Browner, non furono solo modelle, e spesso, amanti, ma vere e proprie  muse capaci di ispirare, attraverso il proprio corpo, alcune  delle sue  opere più celebri,  per non dimenticare i magnifici ritratti che l’artista  scattò  alla moglie Juliet  Browner nel corso degli anni.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira con le immagini delle opere esposte, oltre ai contributi critici di Guido Comis, Antonio Giusa, Janus, Carlo Montanaro e con un ricordo dell’artista di Giorgio Marconi.

Orari della mostra: da martedì a domenica: 10.00 – 19.00 – Chiuso lunedì

Per ulteriori informazioni: Azienda speciale Villa Manin – Piazza Manin 10 – Passariano, Codroipo (Udine) – www.villamanin.it – tel. 0432 821211.

                                               Giuseppe Lippoli

 

 

Redazione