Bramantino. L’arte nuova del Rinascimento lombardo, la mostra attiva presso il Museo Cantonale d’Arte di Lugano

 Un’importante esposizione dedicata a Bartolomeo Suardi detto il Bramantino  (documentato a Milano dal 1480 – 1530), fra la personalità più emblematiche del Rinascimento nell‘Italia settentrionale permette di approfondire le opere proposte dall’esposizione in corso fino all’11 gennaio 2015 intitolata: Bramantino. L’arte nuova del Rinascimento lombardo, presso il Museo Cantonale d’Arte di Lugano.

 La mostra, ripercorre l’itinerario culturale ed espressivo dell’artista a partire dagli esordi, secondo una sequenza cronologia ragionata e nuova rispetto alle proposte fino a ora formulate dagli studiosi; iniziando dalla collaborazione con l’architetto nonché Donato Bramante – da cui ha tratto il soprannome con il quale è noto ancora oggi – fino ad arrivare alle ultime opere conosciute, come La Fuga in Egitto custodita in Ticino, nel Santuario della Madonna del Sasso a Orselina.

 La mostra, a cura di Mauro Natale, professore onorario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Ginevra. Oltre al dipinto di Orselina è possibile ammirare altri capolavori restaurati per questa circostanza tra i quali la Madonna in trono con il Bambino e Santi della Galleria degli Uffizi, che si può apprezzare in tutta la sua luminosità, ricca di cromia originale, restituita dal restauro.

 Accanto alle opere di Bramantino, provenienti da prestigiosi istituzioni come la National Gallery di Londra, la Galleria degli Uffici di Firenze, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e la Pinacoteca di Brera di Milano.

 Sono presenti in mostra opere degli artisti con i quali Bramantino ha condiviso la scena, in primo luogo Bernardo Zenale, Giovanni Agostino da Lodi, Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.

 I dipinti dell’artista sono messi a confronto con quadri, disegni, miniature, sculture e oreficerie che rappresentano, all’interno di una fitta rete di scambi, attraverso le più importanti tendenze della cultura figurativa lombarda negli anni delle due guerre d’Italia e dell’occupazione francese (1499 – 1525).

 La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira, a cura di Mauro Natale, con la collaborazione di Edoardo Rossetti, con testi di Laura Aldovini, ed altri ancora…

 Orari della mostra: Martedì: 14 – 18; Mercoledì – domenica: 10 – 18; 31 dicembre: 10 – 16 e 1° gennaio 2015: 14 – 18.

Chiuso lunedì, 24 e 25 dicembre.

Sede: Museo Cantonale d’Arte – Via Canova 10 – Lugano – www.museo-cantonale-arte.ch. Info e prenotazioni: tel.: +41 (0)91 8157971.

Sempre a Lugano, fino al 7 dicembre 2014, riapre al pubblico lo Spazio -1 dedicato alla collezione d’arte contemporanea di Giancarlo e Danna Olgiati – Arte delle avanguardie del XX secolo e XXI secolo, oltre 140 opere, di alcuni fra i più importanti  artisti internazionali.

 Nel nuovo allestimento è presente una sezione dal titolo: PINK dedicata ad artiste donne: Carla Accardi, Niki De Saint Phalle (1930 – 2002); Heidi Bucher (1926 – 1993), ed altre.

 L’esposizione vuole rendere omaggio all’artista italiana Carla Accardi (1924 – 2014), recentemente scomparsa. Infatti in visione alcune opere di grandi dimensioni tra le più significative del suo percorso artistico, come Oriente, realizzato nel 1964, un olio su tela (160×210 cm).

 Lo Spazio -1 è frutto di una collaborazione tra la Città di Lugano e i Signori Olgiati. Situato in Riva Caccia 1 a Lugano di fronte al nuovo museo del LAC (apertura prevista a settembre 2015). www.collezioneolgiati.ch.

 

Giuseppe Lippoli

 

Redazione

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