Mostra antologica di Sandro Chia

La Pinacoteca Casa Rusca ospita fino al 6 gennaio 2019 una grande retrospettiva dedicata a Sandro Chia, considerato uno dei maggiori artisti italiani di oggi, la cui produzione è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Assoluto protagonista della Transavanguardia, l’opera dell’artista toscano, l’ultimo movimento italiano ad avere avuto risonanza a livello internazionale.

La rassegna rappresenta pertanto un’occasione unica per ammirare, per la prima volta in Svizzera, una selezione di oltre 50 dipinti di grande formato, realizzati dal 1978 fino a giungere alle opere più recenti. Nel corso di tutto il suo percorso artistico Chia ha attraversato, sviluppato, abbandonato e poi ripreso ad intervalli regolari temi come: ossessioni, tecniche e formati diversi con la spontaneità di un monologo interiore dettato dal flusso della propria coscienza, unica stella polare del suo lavoro.
La mostra è anche l’occasione per una riflessione sul movimento artistico nato negli Anni Ottanta, mediante i lavori di Chia e di altri suoi esponenti: da Francesco Clemente a Enzo Cucchi, da Nicola De Maria a Mimmo Paladino. Un movimento cosiddetto  della Transavanguardia  (vale a dire oltre l’Avanguardia), che trovò nel critico Achille Bonito Oliva – ispiratore, nonché creatore del movimento – la propria autorevole guida nel recupero degli stimoli che avevano alimentato alcune delle avanguardie storiche quali l’espressionismo, il fauvismo e la metafisica.
In esposizione lavori di Francesco Clemente (The Fourteen Stations, No. II, realizzato nel 1981- 82); Enzo Cucchi (Quadro feroce del 1980); Nicola De Maria (Sono asiatico sono africano del 1980 – 81); Mimmo Paladino (Medusa del 1984). Invece per quanto concerne i lavori di Chia in visione opere come Il comico, realizzato nel 1978, Io sono un pescator del 1983, Leave the Artist Alone del 1985, Gino l’immortale del 2000, San Sebastiano del 2003, The Actobats del 2004, P. For Painting, del 2005, M. For Music del 2006.
In ogni opera dei cinque esponenti della Transavanguardia si avverte il bisogno di inventare linguaggi nuovi e diversi, di disintegrare regole e schemi, di proporre nuove forme di libertà espressiva, di ritrovare i modi per esprimere nonché rappresentare una nuova figurazione. I punti di riferimeto di Sandro Chia, spaziano dai grandi maestri del passato come Masaccio e Michelangelo, agli artisti del Novecento quali De Chirico, Cézanne, Picasso e Chagall. Mediante questa esperienza della pittura figurativa, il pittore rielabora tutto ciò nella sua idea dell’arte.
Nella sua pittura tutto ruota attorno alla condizione umana e al corpo inteso anche quale strumento di espressione delle pulsioni dell’inconscio (…). Per il pittore Chia l’approccio con l’uso del  colore diventa dirompente, variopinto, tendente a continui mutamenti, immagini forti e provocatorie, anche poetiche e commoventi.
La mostra è accompagnata da un catalogo corredato da immagini a colori di tutte le opere esposte, unitamente a contributi critici di Rudy Chiappini e di Marco Pierini.
Sandro Chia vive e lavora tra Miami, Roma e Montalcino dove, nel Castello Romitorio di sua proprietà, si occupa anche della produzione di pregiati vini tra cui il rinomato Brunello.
Orari della mostra: Martedì – Domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 / dalle ore 14.00 alle ore 17.00 – Lunedì chiuso
Prenotazioni: +41 (0)91 7563185
Contatti: Dicastero Cultura Città di Locarno – Piazzetta de’ Capitani 2.
www..museocasarusca.ch – www.locarno.ch

Giuseppe Lippoli

Redazione

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